Riabilitazione

La Medicina Fisica e Riabilitativa ha acquisito negli ultimi anni un sempre più vasto consenso ed una importanza sempre maggiore tanto da essere considerata, oggi, una delle branche mediche a maggior sbocco professionale.

Le problematiche inerenti questa branca sono molteplici e possono essere riassunte in quelle riguardanti la Medicina Fisica e quelle attinenti la Riabilitazione ospedaliera e territoriale.

Per le prime c’è l’obbligo assoluto di dare dimostrazione scientifica alla cosiddetta strumentazione ellettromedicale. Questa deve essere soggetta alla validazione della comunità scientifica riconosciuta e quindi alla validazione mediante fase sperimentale, applicativa e dei risultati. In tal modo si evitano strumentazioni miracolistiche che mal si adattano ad una branca scientifica.

Per quanto riguarda, invece, gli aspetti della Medicina Riabilitativa ospedaliera e territoriale (attribuendo a quest’ultima la stessa dignita’ della prima) c’è anche qui l’obbligo assoluto di tenere al centro del problema l’attenzione del paziente e costruire un “percorso riabilitativo condiviso” che attraverso le varie fasi (acuta, post-acuta, di mantenimento, occupazionale, ludica, ludico/sportiva ecc. ecc.) riesca, in un “programma progressivo e governato” ad esprimere le massime potenzialità di recupero del soggetto stesso.

A tutt’oggi questo non accade perché i processi sono autonomi e a volte contrastanti.

Solo una visione strategica e quindi dipartimentale può amalgamare le varie fasi, i vari attori di queste, ed esprimere una coerente e corretta linea condivisa di riabilitazione nell’interesse del recupero ottimale del paziente.